BIOT: fra artisti, pace e…

di Nuvola Paseggini

La Costa Azzurra è una delle destinazioni balneari più comode da raggiungere dal nord Italia. Bastano poco più di 4 ore per ritrovarsi ad ammirare le belle spiagge, mare blu, città ricche di storia che offrono un’esperienza autentica della cultura e dello stile di vita della regione, giardini che fanno da cornice a residenze prestigiose, borghi da instagrammare. Ma quello che dà una marcia in più a questo piccolo paradiso è sicuramente il suo entroterra: borghi arroccati con vista sul Mediterraneo e sulle Alpi che hanno stregato pittori come Chagall, Renoir, Matisse e Picasso molto prima che diventasse la meta prediletta di vip internazionali. Ecco perché ( per un long week end o più), ho scelto Biot, un borgo della regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra, nel dipartimento delle Alpi Marittime a nord di Antibes, a circa quattro chilometri dal mare, noto per la produzione di vetro a bolle, un must conosciuto in tutto il mondo. Da non perdere la Verrerie du Val de Pome, aperta 50 anni fa da Daniel Saba, una tradizione familiare che affascina coi suoi pezzi unici per forme, materiali e colori. Il centro storico è un piccolo gioiello, formato da un insieme di strette stradine acciottolate, che si diramano dalle principali porte di accesso passando per piazzette vivaci e colorate, verso il fulcro ideale del paese, la place des Arcades, il centro che funge da sorta di anticamera alla chiesa di Sainte-Madeleine, tappa davvero affascinante con la sua inconsueta architettura asimmetrica, con l’ingresso principale in discesa. Due sono le porte di accesso al villaggio ancora conservate: la Porte de Migraniers, in cui è ancora possibile vedere l’antico camminamento di ronda e le due torri, e la Porte des Tines, inserita in un insieme urbano costituito da una torre quadrata e da un lavatoio.
Dal 1997 riconosciuto col marchio “Città e mestieri d’arte”, Biot invita anche a fare shopping sia sulla strada principale sia nelle stradine pedonali ai lati dove si affacciano altri atelier, boutique e gallerie. Ce n’è per tutte le tasche e per tutti i gusti.
A Biot, storia, artigianato e arte si mescolano perfettamente. Ai piedi del villaggio c’è il Museo Nazionale Fernand Léger, unico museo monografico dedicato a uno dei maggiori artisti del XX secolo, pittore, scultore e regista, che proprio qui visse e lavorò.
Ma Biot piacerà molto anche agli amanti della gastronomia. Il borgo degli artisti, infatti, ha un lunga tradizione gastronomica. Dalla cucina tradizionale a quella gourmet, una vasta scelta di ristoranti è in grado di soddisfare anche i palati più esigenti. Una cucina colorata e ricca di ortaggi e frutta, frutti di mare, olio di oliva, aglio ed erbe aromatiche che si trasformano in gustosi piatti per veri gourmet.
PER MANGIARE: Les Acacias: nel cuore del villaggio una cucina e uno stile ispirati alla Provenza, nel rispetto dei prodotti e della tradizione. Pizza da asporto. Piatti vegetariani e menu per bambini, ottimo rapporto qualità/prezzo.
5 Rue Saint-Sébastien, Biot Tel. +33 4 97 21 92 73
Mamma mia: una verace, semplice e tradizionale cucina italiana e mediterranea dai sapori autentici, pietanze preparate con prodotti freschi e di qualità, in un ambiente dall’atmosfera calda e amichevole.
15 Rte de Valbonne Biot. Tel. +33.423199834.
PER DORMIRE: La Bastide de Biot, ai piedi del villaggio, completamente rinnovata dall’ambiente tranquillo e molto discreto. Un’oasi di pace con 17 camere moderne con tocchi tipici della regione. Bella piscina con ampio solarium. Ottima colazione a buffet molto variegata.
625 route de la Mer, Biot, France. Tel. +33.493655050. www.labastidedebiot.fr

Info: Office de Tourisme de Biot, 4 chemin neuf. Tel.: +33.4936578 00. www.biot-tourisme.com.

hemin neuf. Tel.: +33.4936578 00. www.biot-tourisme.com.