Gemellaggi, iniziative, collaborazioni, attrazioni. Come cercare la miglior festa, il miglior Capodanno al mondo, così, su due piedi e all’ultimo momento? Agenzie di viaggi come Last Minute Travel possono offrire un qualcosa che magari in realtà non si vuole tantomeno si sogna. Poi c’è Internet, ma i motori di ricerca sembrano più una sequenza di spot pubblicitario e delle Pagine Gialle coatte, piuttosto che veri esploratori del sapere. Infine, resta il sano, classico e mai superato passaparola, che corre sul filo del telefono, delle chat, tra gli scaffali dei supermercati, alla fermata dell’autobus e in modo particolare quando si incontra un amico.
Perché chi trova un amico forse trova anche una sistemazione: la festa di fine anno è considerata vero e proprio tesoro di fine (o inizio) millennio. L’erba del vicino anche per quest’anno sembra essere più verde, un po’ perché 2000 sembra a tutti costi rima con estero, un po’ perché va di moda la multietnia a tutti costi, un po’ perché sono in molti ad aver trascorso buona parte della vita al di qua dei confini e ora pretendono un attimo di gloria almeno in quell’Europa Stato di cui tanto si parla. Poi se il budget lo permette, tanto meglio, via con charter o navi, auto o autostop, treni o bicicletta, lontano, il più possibile, dalla realtà, dalla quotidianità, dal logorio dell’ormai superato, vecchio e celebrato ‘999. In barba a coloro che predicano bene e razzoleranno male, cioè coloro i quali sostengono (giustamente, erroneamente) che il Nuovo Millennio si aprirà a cavallo tra il Duemila e il Duemilaeuno, notes e carta di credito alla mano, bagagli pronti e quella sana voglia di viaggiare che non si può acquistare in boutique ma che è in noi da quando siamo nati, dovuto al Dna del viandante, il gene del gitano.
Autentici festival di musica, arte e moda nelle città del nostro globo rendono fitti di appuntamenti i programmi che fanno bella mostra di sé un po’ ovunque. E nonostante sia Roma, per via del Giubileo, a essere vero fulcro di questo scossone temporale (grazie anche al “Plus Positive Capodanno 2000 – Jubileum Show and Music Convention for the New Millennium”, in scena nel quartiere fieristico di Roma), ci si addentra con leggero anticipo nei meandri e nei quartieri super lusso di metropoli e località turistiche varie che si stanno ancora rifacendo il look per apparire ancor più preparate oltreché belle. Ci saranno molti party organizzati all’ultimo momento, ci saranno molti alternativi degli alternativi che per sembrare tali organizzeranno il tutto con ritardi stimati attorno al mese, ci sarà l’ufficioso che surclasserà l’ufficiale. Eppure, che fare se non trovare a tutti i costi la dritta dell’ultimo istante. Di gran moda? Tutto. A partire dal nome dello stesso evento: Millennio, poi 2000, poi Jubilee (Giubileo), termini abusati, sfruttati come fossero emblemi, loghi societari, scritte indelebili che ci trascineremo dietro per tutta la vita. Sarà il Capodanno delle street parade, le parate che si svolgono per le strade di paesi, cittadine, sulle spiagge, in mezzo ai monti, sulle piste.
Mezzanotte e poco meno. E’ buio e c’è silenzio. Che serve? Fiaccole, perché illuminando l’atmosfera forse si può fare luce su tante cose, magari anche in noi stessi. Poi, per i supercafoni, i maranza, largo ai petardi, che secondo la tradizione cinese sono utili per scacciare gli spettri del passato e soprattutto quelli del futuro. Carnevale techno e il trend è giusto. Carri pronti a sfilare attraverso le vie del mondo, da viale Cristoforo Colombo a Roma sino alla Quinta Strada a New York, dai Campi Elisi di Parigi sino a Oxford Street a Londra, per arrivare alla Ginza di Tokio o alla Postdamler Platz di Berlino, pronte a radunare milioni di milioni di persone. E la Love Parade sembrerà tanto piccola e triste. Sfilate di moda, discoteche strapiene, animazioni teatrali, ristoranti che straboccheranno di pietanze e pazzie da mille e una notte, come fare il bagno alle Hawaii, scalare l’Everest a dieci minuti dallo scoccare del nuovo anno, alla visita notturna al Vesuvio, per chiudersi o nella suite del Grand Hotel o nel tugurio di un bassofondo. Ma si vive una volta sola. E allora via.
Via al Doubletree Guest Suites Hotel o al Boca Raton Marriott dove cinque gruppi rock si alterneranno ad alcuni dj che allieteranno il New Year’s Eve, cioè la vigilia. Per novanta dollarini si avrà una coppa di champagne, un continental breakfast e la possibilità di ballare sino a tarda mattinata (5150 Town Center Cir, Boca Raton, 001-561-392-4600, ext. 6602). Sempre a Fort Lauderdale, per 169 dollari, si può fare una crociera. “Con noi si troveranno divinamente”, dice il manager della Pink Lady Cruises, la flotta che promette uno scafo che per una notte si trasformerà in un taxi utile a passare da un club all’altro. New Year’s Day significa Special Show al Colony, Party Night al Rome Club, LYC Club Night. Esiste anche un New Year’s Eve Reservation Hotline: 001-304-572-5412. Basta seguire il motto: “We accept Visa, Mastercard and American Express. Sorry, no refunds for cancellations”. Come lo stile americano vuole: hai il grano? Bene. Non hai il grano o sei intenzionato a riprendertelo indietro? Neanche per idea. La “Battle of the Band” vedrà invece protagonisti i Root Doctors che suoneranno dance e funky, mentre Jr Pezz & Sliknutz intratterranno il pubblico con i loro show. “Ma c’è anche Yoda, il dj che farà ballare tutti con la sua musica di tendenza”. E a chi partecipa gli organizzatori regaleranno una maglietta ricordo. I ristoranti più trend? Auntie Pasta’s, Goodtime Bobby’s, Skidder Restaurant, Brandi’s at the Inn, The Red Fox, The Bear’s Den presso il Silver Creek. E non pretendiate il panettone, perché negli Usa c’è sì la buona house full vocal ma soprattutto le bistecche alla Flinstones, quelle costate che in loco si chiamano t-bone e che sono veri pandori di carne. “Suonerà DJ Judd”, dicono i manifestini. Dove? Ovunque, perché col suo Mobile Set il dj si trasformerà in una vera discoteca viaggiante, pronta a raggiungere ogni manifestazione. Come DJ Disco Grim, il quale nulla ha a che vedere con gli olandesi DJ Disco. “Un gruppo nutrito di fam mi segue dappertutto, noi li chiamiamo party-goers”, dice Grim. Popolare è il perzzo d’ingreso del NQ21 al Cave, nel Silver Creek: solo 40 dollari. Ma attenzione perché il cartello “Alcohol Is Not Permitted!” potrebbe rovinarvi la festa, nel caso vogliate essere anche un poco brilli.
Il Club Usa diventa punto di riferimento per tutti coloro che vivranno Time Square, nuova meta della New York che festeggia. Ottima la programmazione di musica tendenziale, che spazia dalla tribal, alla deep, sino ad arrivare alla garage più cantata. Statuarie le ragazze-immagine, sempre in abiti succinti. Al The Dome di Los Angeles vantano la miglior scaletta di musica tendenziale e le più sensuali cubiste statunitensi. Heaven di Londra (raggiungibile dalla fermata del metro di Charing Cross) avverte tutti che l’atmosfera sarà paradisiaca. Il Juliana’s di Tokio si è autodefinito quello della British Disco; la programmazione e il genere dei brani oltreché l’impiantistica ha qualcosa in più dello standard anglosassone. Spagna significa Ibiza, estate anticipata o posticipata, dipende dai punti di vista. Il Ku è quello del fenomeno acid e balearic beat e nasce da input inglesi.
Oltre a essere trampolino di lancio per i più famosi dj italiani, prepara sorprese per il 31 dicembre. Come lo Space e l’Amnesia, il Pacha si offre come determinante vetrina di fine anno per generi che vanno per la maggiore. Doppio Limelight, poi: uno a Londra e raggiungibile dalla fermata del metrò di Piccadilly Circus o di Leicester Square, e l’altro a New York. Sono ubicati in vecchie e sconsacrate chiese. Fecero scalpore poco prima del ’90, ora sono meta ambita di turisti (e non) smaniosi di passare vicino un altare, ma a ritmo di hardhouse, il nuovo giorno. Per restare nella Grande Mela, ecco il Sound Factory Bar, chiuso, riaperto, poi chiuso. Dicono che sia in procinto di tirare su nuovamente la saracinesca, così come il Tunnel, in cui ogni tanto Loleatta Holloway si esibisce in cori gospel su basi house.
E il Kstn? E’ un locale nato nell’80. Celebrità come Clint Eastwood e Olivia Newton John lo visitano con puntualità. Tra cucina cinese e giapponese potreste incontrare Samuel L. Jackson, Eric Cartman e Isaac Hayes. Nel weekend il dj di turno sarà Ryan Stone. Da Ryan forse vedrete un’apparizione fugace di Jennifer Lopez, grande divoratrice di pizza.
Festa anche Langdale Lounge per il tè del nuovo millennio. Oppure per il brunch, servito da Windermere Restaurant. Il The Low Wood Hotel, Windermere, Cumbria (England, Tel. 0044-15394-33338 e fax allo 0044-15394-34072) costa la bellezza di 6 milioni di lire a notte.
Andiamo alla vicina Svizzera. Al Rohstofflager, a Josefstrasse al 224, Zurigo, dove ci saranno all’aperto (e al chiuso, forse in un palazzetto dello sport) dei flashback di musica degli anni 90, un po’ di techno, della Disco, del big-beats e infine drum’n’bas. Altro festone è al Club 2000 di Märkischestr di Dortmund, in Germania (Tel. 0049-231-5863999 e fax allo 0049-231-5863840). Capodanno a Wentworth con buffet di specialità marinare, trio jazzistico e dj a sole 75 dollari a persona. Per l’anima latina che c’è in noi, ecco Miami. E l’Amnesia, da non confondere con quello di Ibiza (136 di Collins Avenue, a Miami Beach): qui il dj è Waxman, il quale promette scintille che vanno dalla latin music alla latino house, molto tribale, per risvegliare la parte nascosta che si cela in ognuno di noi.
Il Cafe Casablanca si balla calypso caraibico e reggae con il dj Richie D, qui come special guest. Il baccanale trova il proprio exploit con le danzatrici Ivanda, Nichi, Estrellas, Iza, Neri Torres. Mentre Rita Rosa, María Teresa, Reinel, Rene Barrios e Olga Maria si trovano al Cafe Margarita. Altri locali? Il Cafe Miró e il suo flamenco, il Cafe Nostalgia con musica cubana, il Club Mystique, il Club Tropigala, il Covacha, La Rumba, La Taberna, le bistecche e la musica live di Linda B’s Steak House, poi il Málaga, inoltre il Mango’s Tropical Cafe, Miami’s Concorde, il 94th Aero Squadron, lo Starfish, lo Studio 23, lo Swiss Chateau, il Trianon, il Victor’s Cafe e il Wajiro’s. Un altro mobile dj, che si offre pure per matrimoni, che suona musica Anni ‘40, ‘50, ‘60, ‘70, ’80 e ’90 è Chris della Sound Express di Springtown, nel Texas. Dategli un disco e vedrete che lo suonerà. “Meglio che sia bello, oppure rock, blues e country, altrimenti ve lo tiro dietro”. L’unico disc jockey al mondo che assicura che nonostante si verificassero problemi causati dal Millennium Bug, “la festa andrà avanti grazie a incredibili gruppi di continuità”. La concorrenza per Chris è Tom Burke, di Yorkville.
Il Murder House di Tokio (B1F, 1-13-3, Nishi Ebisu, Shibuya-ku. Tel. 0081-3-54582826) per Capodanno organizza un meeting con realtivo dj set di Ken Ishii, Librah, Iijima e Syraic, spalleggiati da Force e Uiroh. Si passerà dalla gabber alla hardcore, dal drum’n’bass alla hardhouse. Kokon e Zai è un tour giapponese che vedrà ai nastri di partenza Sasha-B e Anes, oltre a Ko Kimura e Tokunaga, con le animatrici Pepi, Jerry Coady, Venus Fly Trapp, Menchi, Vivienne. E al Club Code di Shinjuku tanto altro divertimento (Shinjuku Toho Kaikan Building, 4F, 1-19-2 Kabuki-cho, Shinjuku-ku. Tel. 0081-3-32090702).
Australia, risveglio oceanico. Con un inglese, però: Carl Cox, il quale si fa strapagare la gig che si terrà sulla spiaggia di Bondi Beach. “We are building a global entertaiment business, base on a strong aspirational brand, respected for it’s creativity and quality. The Ministry of Sound team will be more professional, hard-working and innovative than any other on the planet”. La frase sotto il regale logo del Ministry, dietro la reception, sintetizza la politica interna. Ogni giorno, nella sala riunioni, un breefing serve per ottimizzare le feste che il MoS semina in giro per il mondo. Globalizzazione da Capodanno. I missionari del Ministry stanno organizzando tutto da Tokyo, a New York, come un vero e proprio divertimentificio organizzato. L’importante è ripercorrere le tappe discotecare che ci hanno portato sino al giorno d’oggi.
Mode consacrate e non. Musiche. Come acid house, techno, jungle, speed garage, hardbag, real house. Sessanta persone a Elephant & Castle, a tempo pieno, si danno un gran daffare per accontentare tutti, selezionando capi di gran moda per il merchandising che per Capodanno dovrebbe dare i suoi frutti. La pubblicazione di uno dei magazine più modaioli, il Ministry, è la ciliegina sulla torta, che va a integrarsi al sempre più efficiente servizio on-ine. Disc jockey come Pete Tong, Boy George, Todd Terry, David Morales, Carl Cox, o gruppi come i Freestylers o Daft Punk, dopo aver compilato doppi e tripli cd diventati culto, sono testimonial di un’era che verrà. In Inghilterra conviene ascoltare radio come Surf 107 di Brighton e Galaxy Station di Manchester.E poi l’esplosione dell’Home, il nuovo locale su sei piani a Leicester Square.