PUBBLICITÀ, ANIMA DEL COMMERCIO. E ORA DELLA MUSICA. SOPRATTUTTO QUALLE DANCE, CHE DÀ ENERGIA AI FRAME. LINFA NUOVA NEL MONDO DELLE SETTE NOTE.

Si vendono sempre meno dischi. E questo lo sanno tutti. C’è una realtà tuttavia che sta riabilitando l’industria musicale, soprattutto quella di nicchia: la sincronizzazione. Ovvero, associare brani esistenti a filmati; che essi siano film, spot o altro, poco importa, fondamentale è il ritorno del diritto d’autore ed editoriale. Ogni volta che un lungometraggio viene trasmesso, uno spot irradiato, autori ed editori possono guadagnarci, non solo a livello d’immagine (tutta sana e gratuita promozione) ma anche sotto il punto di vista economico.

. “La sincronizzazione? Un abbinamento tra musica e immagini che possono avere sia scopo commerciale che non, su qualsiasi supporto, dal cd-rom al Dvd alla tivù. E’ anche una associazione a marchio. Le agenzie pubblicitarie si occupano di questo e alle volte si utilizzano società esterne, come case di produzione, società di consulenza musicale”. Come può essere la Synch-Lab, la Decam, la Thang.

CI SONO PICCOLE ENTITÀ. Come la Voice Of The Underground che ha ceduto i diritti di sfruttamento di un proprio brano per il film “Clouds Of Magelallan”, ovvero “Le Nuvole di Magellano”, presentato un paio di anni fa al Festival di Cannes. Così hanno fatto anche i Datura per “The 7th Hallucination”, che per un paio di anni imperversò nello spot di Franco Battaglia e i suoi prodotti per parrucchieri e capelli in genere, o per “Voo-Doo Believe?” inserito in “Uomo d’Acqua Dolce” di Antonio Albanese, e ancora “Infinity” nell’unico film dei Vanzina, Un po’ quello che accadde per dei pezzi dei Cappella.

CI SONO I LEADER. Una delle case discografiche più leste, V2 Records, ha incluso “Have a Nice Day” degli Stereophonics nella campagna italiana della Martini, che ha come testimonial Gwyneth Paltrow. “Rock puro”, dicono. “In These Shoes” della scomparsa Kirsty MacColl è ancora martello dei gelati Carte D’Or, suoni latini.

E GLI ALTRI NON STANNO A GUARDARE. Mpl in questo momento ha un pezzo, “Johnny Be Cool” di The Oneman, legato alla televendita di Phard ( 3minuti ) in onda al Festival Bar per tutta la stagione. Poi ci sono i sovrani della sincronizzazione, quelli della multinazionale Universal. Loro si sono inventati DeNiro e “Rock With You” e Sonique “Sky” per lo spot Omnitel; poi i Bedroom Rockers con “Driving” per la Meltin Pot e “Nothing Else” per la Martini, oltre che Lamb con “Goreky” per le crociere Costa. E fuori dalla dance, Sting con “When We Dance” per il gruppo Eni (e Zucchero con “Diamante” per la Mellin).

IL PROGRAMMA RADIOFONICO. C’è, esiste, su Radio DeeJay, e si chiama “Spot 10 & Lode”, pronto a ospitare di tutto. Si va da “A Little Less Conversation” di Elvis Vs. JXL per la Nike all’abusato “Whenever Wherever” di Shakira per la Omnitel, da “My Sharona” dei Knack per la Algida a “Why Are You Leaving” dei Liquido per la Birra Tuborg; da “Relax” dei Frankie Goes To Holliwood per la Smart sino “These Boots Are Made For Walking” di Nancy Sinatra per i succhi di frutta Yoga, senza scordare “Breathe” di Telepopmusik per la Peugeot 307, “Mansion On The Hill” degli Alabama 3 per la Heineken, “It Don’t Mean A Thing” dei Gabin per le connessioni di Alice o ancora l’originale di “Behind The Bus” per la Saab 93 Cabriolet.

STORIE DI JEANS, DI PUPAZZI. E ANCHE DI AUTO. Chi non ricorda Mr Oizo? La Levi’s portò in trionfo una dub elettronica di un pazzo regista francese. Mimmo Amarelli presenta ora Luca e Paolo per la Telecom. E questa è un’altra idea Do It Yourself: lo spot “Buonasera Dottore” con Paolo Kessisoglu, Luca Bizzarri e la Marcuzzi in onda su Rai, Mediaset, La7. Un rifacimento di un classico di Claudia Mori, del ‘79. Poi c’è qualcosa diverrà evergreen, marchiato YuYu, la ex hostess che con “Mon Petit Garçon” è stata colonna sonora per la Lancia Y Unica, con immagini invase da una Eva Herzigova in gran forma.

SCATTA LA VOGLIA DI COMPILATION. Probabilmente “Summertime” di Sarah Vaughan remixato dagli Ufo, per lo spot Chrysler, ce lo ritroveremo in “Top Of The Spot”, la selezione con il meglio dei brani utilizzati per le pubblicità. Anche la Energy ha la sua chicca, si chiama “I Was A Ye Ye Girl”, è dei Doing Time, musica per la Enel e il cortometraggio di Tornatore, oltre che del Maxibon Motta. “L’anno scorso avevamo lo spot radiofonico Alitalia e quest’inverno quello televisivo del portale Mediaset, Jumpy, sempre con ‘I Was A Ye Ye Girl’”, dice Dario Raimondi della Energy.

ARTISTI PIAZZA PULITA. Cinque milioni di copie: ha fruttato tanto il suo “Play”.

Moby ha un altro importante record: tutti i diciotto pezzi dell’album sono stati concessi per una qualche pubblicità, sigla televisiva o film in giro per il mondo. Per il nuovo album, il newyorkese ha dato il veto: niente spot. In barba ai suoi editori. Allora spuntano i Garbage, che hanno dato “Androgyny” alla Renault Scènic, “Cherry Lips” alla Breil, “Shut Your Mouth” alla Meltin Pot e “Queer” alla Mercedes. Dalla società milanese Spin-Go aggiungono il dj Timo Maas e la sua “Hash Driven” per la Vodka Keglevick. E ancora altri artisti, brani, case discografiche, tutti a spartirsi una torta ancora ricca. I più forti, soprattutto a livello editoriale, fanno la differenza. Si muovono anche i singoli produttori e così Roberto Gallo Salsotto (che si inventò DJ Dado anni fa) diede un suo brano il lancio del portale Internet Supereva: era “Thinking of You”. In Emi Publishing sono in dieci a curare questo. Una volta si usavano le cover, ora gli inediti: questa è la realtà. Ma la musica cambia. E gli spot pure.