Allaperto Milano Wine Bar: sentirsi a casa su una terrazza vista Duomo

Un pomeriggio di fine maggio, nella desiderata golden hour post ufficio, sono invitata su questa terrazza pazzesca che sembra abbracciare i tetti di Milano fino alla Madonnina. Voi lo sapevate che ci fosse una location così incantevole tra Missori e Piazza Vetra?

Bevo, sotto suggerimento del sommelier, un P31 Green Spritz ALLAPERTO. Un aperitivo dal colore verde brillante e dal gusto erbaceo unico (mai assaggiato prima) che sa di assenzio, chiodi di garofano, camomilla e vaniglia: mi insegnano dopo che è un tipico drink del famoso Caffè Pedrocchi di Padova. Direi approvato! Proseguo con l’assaggio dei loro piatti forti: seguiranno foto!

Chiacchierando con Michela – la protagonista di oggi, che gestisce con passione questo posticino insieme al suo team – mi racconta di questo posticino così speciale che ha tutto il necessario per respirare il senso della convivialità senza doversi sentire ineluttabilmente troppo sofisticati in pieno centro a Milano.

Ciao Michela, bentrovata e grazie per avermi ricevuta nella tua “casa”. Come è iniziato tutto? È un tuo sogno realizzato?

Non direi che fosse un sogno, almeno non uno consapevole. È nato tutto da un’eredità più manageriale che personale: mi è stato proposto di prendere in mano questo progetto e l’ho accolto con entusiasmo… e un bel po’ di timore. Di fatto, non avevo esperienza diretta nel mondo della ristorazione. Ma amo le sfide, e mi piace imparare da zero. È stato un po’ come tornare ragazza, con quella voglia di mettersi in gioco e scoprire un mondo nuovo ogni giorno.

Quanto hanno influenzato le tue radici il modo in cui presentate i piatti e i vini? È una combo che deve andare di pari passo secondo te? E qual è il piatto più richiesto?

Le mie radici sono ovunque qui dentro. Sono nata a Padova e cresciuta tra la Riviera del Brenta e le sue campagne: una terra fatta di persone concrete, grandi lavoratori, che amano mangiare e bere bene.

Mio papà comprava il vino sui Colli Euganei e lo imbottigliava nelle classiche damigiane di vetro avvolte nella paglia. Io gli davo una mano, e forse è proprio lì che è nato il mio amore per i profumi del vino… anche se, a dire il vero, allora non lo bevevo ancora!

Anche la cucina mi arriva da casa, da mia nonna. Oggi cerco quegli stessi sapori nelle materie prime che scegliamo, spesso da piccoli produttori artigianali del Veneto.

Non avendo una cucina vera e propria, abbiamo costruito un nostro modo di proporre il cibo: una tavola fredda, sì, ma curata nei minimi dettagli. Selezioniamo ogni ingrediente con estrema attenzione, puntando su piattini creativi, leggeri ma ricchi di gusto, dove la qualità e la ricerca del prodotto restano al centro. Le nostre ribs di maiale, cotte a bassa temperatura e laccate con miele e spezie, sono state a lungo il nostro cavallo di battaglia. Con l’arrivo della bella stagione, però, stiamo virando su proposte più fresche: hummus, gazpacho, carpacci – anche vegetali – saranno i nuovi protagonisti.

Come fai a creare un’atmosfera accogliente e piacevole per i clienti? Cosa ha di speciale o di diverso per te il tuo locale?

Semplicemente accolgo le persone come accoglierei degli amici a casa. Con un’atmosfera familiare, allegra, semplice. ALLAPERTO è come un terrazzo di casa: ci sono piante ovunque, fiori freschi, candele, legno, una musica soffusa che ti accompagna senza disturbare. Ma soprattutto ci sono sorrisi: amo l’idea che chi viene qui si senta a proprio agio, libero, leggero. E credo che questo si percepisca.

Quali sono state le sfide più grandi che hai incontrato nel gestire questo locale? E cosa ti piace di più di questo lavoro?

Ogni giorno è una sfida. Per mille motivi, anche solo perché vengo da un altro mondo, non da questo settore. Ma forse è proprio questo il bello: la curiosità. La voglia di imparare mi fa vivere ogni difficoltà come un’opportunità per sperimentare. E per me sperimentare è linfa.

Quello che mi piace di più? Proprio questo: poter provare cose nuove, mettermi alla prova, uscire dagli schemi. È un’avventura continua.

Ultima domanda Michela: Un sogno che vorresti ancora realizzare? E cosa suggeriresti a chi volesse intraprendere questo come mestiere?

I sogni non finiscono mai. Se smetti di sognare, smetti anche di creare. Il prossimo sogno sarà più personale che lavorativo, arriverà quando sarà il momento. Per ora mi sto godendo questo, che già mi regala tanto.

A chi vuole buttarsi in questo mondo direi solo una cosa: fallo con gioia e con amore. Quando lo fai così, anche la fatica diventa diversa. E non serve avere tutto sotto controllo: serve crederci, lasciar andare la paura, e avere l’umiltà di imparare da chi ne sa più di te. È tutto lì.


ALLAPERTO è aperto dalle 18 alle 23, dal martedì al sabato, e propone un’offerta curata di piattini creativi e calici di vino selezionati su misura. A rendere l’atmosfera ancora più speciale contribuisce una programmazione musicale live ideata con la collaborazione di Fabrizio Grecchi – musicista, compositore e autore dello spettacolo Beatles Piano Solo – e Pietro Formai, pianista e ideatore del format Piano con il vino, che unisce musica e degustazione in un’esperienza coinvolgente e raffinata.

Link pagina ufficiale: https://www.instagram.com/allaperto.milano/