I numeri della seconda edizione parlano chiaro e sintetizzano questi quattro intensi giorni di innovazione, connessioni e ispirazione per professionisti, curiosi, appassionati e attori del settore che hanno consacrato Bar_To_Be come un vero e proprio hub drinking del Mediterraneo che punta a un duplice obiettivo. Con oltre 6713 visitatori, alcuni arrivati davvero anche da lontano come Mauritius, Norvegia, Irlanda, Francia -, più di 7.000 mq, 65 aziende, 168 brand, 20 tra partner e sponsor, 9 location, 8 aree tematiche, 4 B_Side, 20 masterclass, 5 chef, 10 artisti internazionali, 13 bartender tra cui alcuni Best 50 dell’Olimpo della Mixology, Bar_To_Be – Mediterranean trade and bevarage show, il primo bar show del Sud Italia svoltosi a Catania dal 23 al 26 settembre scorsi, si conferma.
Si pensa già al 2024, parola d’ordine innovazione, partendo anche dalle eccellenze dell’isola. Rafforzare la rete locale della bar industry e dell’hospitality da un lato, attrarre al Sud Italia, in Sicilia, dall’altro, i protagonisti internazionali più rilevanti del settore. Un evento di stampo internazionale, nella culla del Mediterraneo, che si trasforma in opportunità, vetrina per farsi conoscere, e che ha unito aziende con 70 anni di storia come Polara e realtà giovani e innovative come Mego e Yomi, entrambe partner della manifestazione patrocinata da Comune di Catania e FCE insieme a Skoda Puglisi Auto, Food Pack Green, Grand Hotel Baia Verde, Dimora De Mauro, Spirits & Co, Merola, Istituto alberghiero Karol Wojtyla, Ai pini, Etna Roaster, Area 3, Etna Comics, Molinari, Tanqueray, Diva Caffè, Altos, Slow Food, AB-Inbev.
“La promozione del nostro territorio può e deve passare da segmenti di mercato che non sono stati ancora indagati”, ha detto Marco Puglisi, CEO di Keo Communication e direttore generale della manifestazione. “Certamente quello del beverage, ma anche e soprattutto quello dell’ospitalità, che va di pari passo anche con quello della musica”. Sono questi i pilastri su cui si fonda la manifestazione che ha portato in Sicilia maestri della bar industry come Iain McPherson, Yasuhiro Kawakubo, Tony Pescatori, Daniele Cancellara, Patrick Pistolesi, Paolo Sanna, Andrey Bolshakov, Oscar Quagliarini, Emanuele Bruni e Salvatore Calabrese, artisti del calibro di Whtrsh, Dj Sine, Dj Gengis, Frenetik, Kwality, Mylous Johnson, Mari_ka, Alessio Bertallot, John Lui e chef come 2Men 1Kitchen, José Manuel Carballido Ricardez, Manuel Tropea, Marco Cannizzaro, Lele Scandurra.
“Abbiamo messo insieme aziende importanti sul mercato che possono accendere i riflettori sui piccoli produttori e sugli operatori creando un punto di incontro tra grandi realtà nazionali e i protagonisti del territorio. Ci sono tanti cocktail bar in Sicilia che stanno crescendo e che sono di altissima qualità. Con Bar_To_Be vogliamo metterli in luce nella scena internazionale, grazie alle guest che in questi giorni si sono alternate dietro i banconi in occasione dei B_Side, la parte serale della manifestazione, curata da John Lui, legata alla nightlife”, ha aggiunto Puglisi.
C’è un lato A, dunque, che la sera si scioglie il nodo della cravatta e si trasforma in lato B, in B_Side, coinvolgendo i cocktail bar più in vista della città. Perché se è vero che l’arte della miscelazione e l’arte dell’ospitalità devono andare a braccetto per poter parlare di professionisti, il bar è anche uno dei più grandi teatri che esistono, come hanno ripetuto più volte le guest che si sono alternate sul main stage. E non può, dunque, non connettersi con l’aspetto musicale in una grande festa di cui Bar_To_Be è stato specchio durante queste giornate.
L’evento nasce come contenitore dove mettere dentro energie positive e propulsive della bar industry siciliana e del Sud Italia, ma anche come mezzo per “promuovere il territorio, valorizzare i produttori e la nightlife come experience di musica e intrattenimento per i consumer”, come sottolinea Ramon Noto, responsabile area Passione Whisky. Ecco perché per la nuova edizione si cercheranno spunti nuovi e accattivanti per il mercato di riferimento. “Siamo estremamente soddisfatti perché abbiamo creato tante connessioni e continueremo a crearne. Tanti spunti di miscelazione, ospiti internazionali, molto da vedere, assaggiare, imparare, condividere. Siamo davvero contenti del network che siamo riusciti a creare e che creeremo negli anni. Una rete che non farà altro che espandersi”, conclude Salvo Longo, responsabile insieme a Bruno Arena dell’area Mixology della manifestazione.