L’Italia riscopre il piacere della spontaneità a tavola. Secondo una ricerca condotta da AstraRicerche per Birra Moretti, il modo di vivere i momenti conviviali sta evolvendo verso una dimensione più autentica e informale. I dati parlano chiaro: oltre un italiano su tre si sente più informale a tavola rispetto a dieci anni fa, e il 71% preferisce vivere momenti conviviali improvvisati con gli amici, senza schemi né regole. La trasformazione è evidente anche nelle preferenze alimentari. Le esperienze di street food condiviso conquistano il 69,9% degli italiani, mentre quasi il 40% preferisce ambienti semplici e informali per stare in compagnia, superando nettamente chi sceglie esperienze gourmet più strutturate. Emerge un bisogno crescente di luoghi e occasioni conviviali dove sentirsi liberi, autentici e a proprio agio.
La spontaneità si afferma come valore personale e sociale: per il 54,9% significa essere sé stessi senza paura del giudizio altrui, per il 51,3% poter esprimere liberamente le proprie emozioni. Non deve sorprendere che in questo scenario la birra si confermi protagonista: per oltre 7 italiani su 10 è la bevanda che porta spontaneità nei momenti di convivialità, apprezzata perché mette tutti a proprio agio e accompagna i momenti felici. Il cambiamento culturale è profondo e tocca diversi aspetti della socialità. La pizza si conferma regina dell’informalità per il 58,5% degli italiani, seguita dai piatti della tradizione italiana e dallo street food. Anche i luoghi fanno la differenza: oltre la casa, tra gli spazi pubblici vincono pizzerie, pub e bar, ristoranti della tradizione come trattorie e osterie.
Con la famiglia, la convivialità si esprime soprattutto attorno alla tavola tradizionale, mentre con gli amici prevalgono gli spazi all’aperto e i tavolini dei bar. Le occasioni conviviali vissute in modo informale generano effetti positivi evidenti: per quasi il 64% degli intervistati si è più di buon umore e ci si rilassa, si conversa con più libertà e si rafforzano i legami esistenti. Esistono però ancora ostacoli a questo modo di vivere. I principali sono i giudizi esterni o gli atteggiamenti negativi, seguiti dal vivere sempre di fretta e dall’uso eccessivo dello smartphone, che interferisce con la qualità delle interazioni. Nonostante il desiderio di sentirsi liberi, quasi la totalità degli italiani sperimenta ancora la pressione delle aspettative sociali, una dinamica particolarmente sentita dai giovani adulti.
Birra Moretti ha saputo intercettare questo cambiamento con la campagna “Come piace a noi”, che celebra la spontaneità come tratto distintivo del modo italiano di stare insieme. Il brand, icona nazionale della convivialità, ha fatto da apripista nel portare la birra sulle tavole come parte integrante dell’esperienza culinaria, contribuendo a diffondere una nuova sensibilità nel rapporto tra birra e cibo. La campagna rappresenta l’evoluzione naturale del posizionamento di Birra Moretti, mettendo al centro i valori dell’autenticità e della convivialità libera dai formalismi. Il messaggio è chiaro: è nei momenti senza copioni che nasce la vera convivialità, attorno a una tavola semplice e condivisa, con buoni amici e tanta voglia di stare insieme davvero.
Intervista ad Alfredo Pratolongo, Presidente di Fondazione Birra Moretti
Cosa rappresenta “La Tavola come piace a noi” per Birra Moretti?
Con “La Tavola come piace a noi” vogliamo celebrare la convivialità spontanea tipicamente italiana. È un vero e proprio manifesto culturale che Birra Moretti dedica alla nostra voglia di stare insieme, in modo autentico, senza formalità. In un momento storico in cui cambiano velocemente gli stili di vita, le relazioni e le abitudini legate al consumo di cibo e bevande, Birra Moretti interpreta il desiderio sempre più crescente fra gli italiani di semplicità e se ne fa portavoce. Questa nuova visione mette al centro la spontaneità e l’importanza dello stare bene insieme. Con questo progetto, Birra Moretti rafforza il suo ruolo di simbolo della convivialità italiana, scegliendo di raccontare storie vere, momenti sinceri, relazioni senza copioni. Lo fa con un linguaggio moderno – dalla TV alla web series – ma mantenendo intatta la propria identità: quella di una birra che unisce le persone attorno ai valori che contano davvero.
Come è cambiata la convivialità italiana negli ultimi 10 anni?
La convivialità sta evolvendo insieme ai bisogni degli italiani: oggi, un italiano su 3 si sente più informale a tavola rispetto a 10 anni fa. Gli italiani scelgono sempre più spesso ambienti semplici, locali senza dress code, pranzi e cene improvvisati con gli amici piuttosto che occasioni strutturate e ingessate. È un cambiamento che riflette un mutamento culturale più profondo: si cerca autenticità, voglia di essere sé stessi, senza farsi condizionare dalle convenzioni sociali. E in questo nuovo modo di vivere la socialità, la birra diventa la bevanda ideale: versatile, informale, inclusiva, in grado di accompagnare sia un piatto della tradizione che un aperitivo veloce sotto casa.
Quali sono i risultati principali della ricerca “Food Connection”?
Dai dati emerge un crescente desiderio di spontaneità, anche nei contesti informali. Non a caso, le esperienze di street food condiviso, all’insegna della semplicità e della spontaneità, conquistano il 69,9% degli italiani. Anche il modo di stare insieme cambia: il 71% preferisce vivere momenti conviviali improvvisati con gli amici, senza schemi né regole, in locali liberi da convenzioni sociali e dress code. In questo scenario, per oltre 7 italiani su 10 (75,2%) la birra si conferma come la bevanda capace di accompagnare ogni momento di socialità con spontaneità, leggerezza e versatilità. Oggi, sempre di più, ciò che si cerca non è la forma, ma la sostanza. E al centro, troviamo il piacere di stare insieme in modo semplice, spontaneo, senza sovrastrutture, dove la birra si conferma la bevanda per eccellenza della spontaneità. Birra Moretti evolve da sempre insieme ai bisogni dei nostri consumatori e degli stili di vita. Con la nuova campagna “Come Piace a Noi”, celebriamo proprio questa voglia di semplicità autentica, rafforzando il legame con il mondo del food e ispirando gli italiani a godersi i momenti più veri della vita quotidiana attorno al cibo, in modo spontaneo.
Come interpretate l’autenticità a tavola nell’era dei social?
Nell’epoca dei social network, dove ogni gesto può diventare un “contenuto” da dover condividere e ogni pasto una potenziale “story”, Birra Moretti sceglie di andare controcorrente: celebra la spontaneità come antidoto alla performance, come valore da custodire. Essere autentici, oggi, significa avere il coraggio di non mostrarsi perfetti: condividere una pizza con gli amici in tuta, raccontarsi senza filtri, ridere di gusto senza preoccuparsi delle apparenze. In un mondo dove lo smartphone rischia di sostituire la conversazione, Birra Moretti rivendica il valore dei momenti spontanei, della tavola vissuta davvero, come piace a noi.
Che futuro vedete per la convivialità italiana?
Per noi di Birra Moretti, la convivialità del futuro sarà sempre più sinonimo di spontaneità, semplicità e inclusione: un modo di stare insieme autentico, aperto a tutti, lontano da formalismi e rigide etichette. Una convivialità che si adatta con naturalezza a ogni generazione, contesto e luogo, capace di accogliere le persone così come sono, rendendo ogni incontro un momento vero e condiviso. La tavola del futuro non sarà solo quella delle grandi occasioni, ma quella dei momenti semplici e sentiti: una cena improvvisata tra amici, un pranzo sul balcone, una birra condivisa su una panchina. Sarà una tavola che unisce, che ascolta, che accoglie. E in questo scenario, la birra continuerà ad avere un ruolo centrale. Non solo come bevanda, ma come simbolo di una socialità vera. Birra Moretti, da sempre protagonista di questa evoluzione, continuerà a raccontare l’Italia più autentica, sostenendo valori come la leggerezza, la spontaneità e il piacere di essere sé stessi. Perché, in fondo, la convivialità italiana è proprio questo: sentirsi a casa ovunque ci si trovi, purché in buona compagnia.