Si è chiusa a Milano la quarta edizione del Grande Cucina Talent Prize 2025, il premio che Italian Gourmet, sotto la direzione di Federico Lorefice, dedica ai professionisti under 30 della ristorazione. Una commissione d’eccezione composta da chef stellati come Andrea Aprea, Carlo Cracco, i fratelli Cerea, Antonio Guida e Viviana Varese, insieme a critici gastronomici del calibro di Lydia Capasso e Chiara Maci, ha valutato decine di candidature provenienti da tutta Italia. Il livello tecnico dei concorrenti ha confermato la crescita qualitativa del settore e una presenza femminile sempre più significativa, segno di un cambiamento culturale in atto.
Il riconoscimento principale, ‘Talent Chef of The Year’, sostenuto da Olitalia e Debic, è andato a Giulia Zappa, ventottenne sous chef di LA REI NATURA di Michelangelo Mammoliti a Serralunga d’Alba. La giuria ha premiato la sua capacità di innovare attraverso la tecnica e l’utilizzo creativo della pasta anche in versione dolce. A Zappa è stato assegnato anche il premio speciale ‘Chef oltre la tradizione’, in collaborazione con Casa Marrazzo, per la valorizzazione dei vegetali e in particolare del pomodoro. Durante la finale al Teatro Menotti, la vincitrice si è confrontata con gli altri due finalisti nella preparazione di un piatto a base di pasta Garofalo, dimostrando padronanza tecnica e personalità.
Aurora Protano, ventinove anni, chef de rang del ristorante Pipero di Roma, ha conquistato il premio ‘Sala e Sommellerie’, sostenuto da Meiko e Mori 2A. La motivazione ha sottolineato la serietà e la dedizione con cui interpreta il lavoro di accoglienza, elemento fondamentale dell’esperienza gastronomica. Elena Orizio, pastry chef di Trattoria Contemporanea a Lomazzo, ha vinto nella categoria ‘Pasticceria da Ristorazione’, patrocinata da Petra, per la capacità di valorizzare il momento dessert coniugando tecnica e creatività in dialogo con la proposta dello chef. Il più giovane dei premiati è Davide Trocino, ventitré anni, bartender del Ristorante Torre Fondazione Prada di Milano, che si è distinto nel ‘Bere miscelato’, categoria sponsorizzata da Valverde, per l’interpretazione dei classici e la creazione di drink originali e bilanciati.
Tra i premi speciali spicca il riconoscimento ‘L’eccellenza che ispira’, assegnato a Cesare Battisti del Ratanà di Milano, risultato lo chef più ammirato dai giovani professionisti secondo una ricerca condotta per l’occasione. Alessandro Surra, assistant restaurant manager del Seta by Antonio Guida al Mandarin Oriental Milano, ha ricevuto il premio ‘Miglior interprete del caffè’, mentre Michele Di Leva, pastry chef di Un piano nel cielo all’Hotel Casa Angelina di Praiano, è stato premiato come ‘Miglior interprete della colazione d’hotel’ per la capacità di esaltare sia la proposta dolce che salata.
La manifestazione ha visto protagonisti non solo i giovani talenti ma anche le aziende partner come Debic, Olitalia, Valverde, Coda Nera, Casa Marrazzo, Portioli, Meiko, Mori 2A, Petra, Pasta Garofalo, Velenoso Vini, Pitti Taste, Jre, Le Soste e Ambasciatori del Gusto. Durante una tavola rotonda, i vincitori hanno raccontato percorsi, difficoltà e aspirazioni, offrendo uno spaccato autentico della nuova generazione di ristoratori. Federico Lorefice ha sottolineato come il premio voglia dare voce a chi sta costruendo il proprio futuro nel settore, valorizzando talento e visione prima ancora dell’affermazione. L’annuncio dei nuovi giurati per l’edizione 2026, tra cui Pino Cuttaia e Riccardo Monco, conferma l’ambizione di consolidare questo osservatorio sui talenti emergenti della ristorazione italiana.


