di Massimiliano Lettieri
La Romania ha nuovamente sorpreso, lasciando il segno con la sua incredibile quinta edizione del Neversea. Ora che il festival si è concluso, è il momento di riflettere su quanto accaduto. I numeri da soli sono sbalorditivi: oltre 277.000 partecipanti provenienti da ogni angolo del mondo si sono radunati sulla suggestiva spiaggia di Constanta per ballare al ritmo della musica degli artisti internazionali, divertirsi con lo spettacolo e godersi il sole, e anche il vento (che fortunatamente ha fatto capolino solo per un giorno) della costa del Mar Nero.
Più di 150 DJ si sono alternati sui 6 palchi del Neversea, tenendo il pubblico in trance dall’imbrunire all’alba. Tra le stelle di casa come Inna e Alexandra Stan, abbiamo potuto assistere alle esibizioni di veri e propri fenomeni come Don Diablo, Steve Aoki, Lost Frequencies, Vini Vici, Claptone, Alok, Tujamo, Kalkbrenner e molti altri ancora.
È praticamente impossibile stilare una classifica delle performance più apprezzate, poiché ogni sera i sei palchi, e in particolare il Main Stage, erano così stipati di fan che era difficile anche solo attraversarli. Ogni partecipante ha sostenuto i DJ ballando e cantando, e gli artisti hanno ricambiato questo entusiasmo regalando delle performance che rimarranno indelebili nella memoria di tutti coloro che erano presenti. Forse persino le orecchie degli abitanti di Constanta hanno ancora quel frizzante suono che ha pervaso la città per quei quattro giorni. Una cosa è certa: è stato praticamente impossibile non farsi coinvolgere dal calore e dalla passione contagiosa del popolo rumeno, che dimostra ancora una volta di essere uno dei più appassionati della musica elettronica.
Ma non solo gli artisti internazionali hanno lasciato il segno. Gli artisti locali hanno saputo conquistare il pubblico con le loro esibizioni, distribuite su tutti i palchi durante le serate. Hanno saputo creare una perfetta fusione tra tradizione e innovazione, ricevendo lo stesso calore e apprezzamento del pubblico.
E non si parla solo di musica al Neversea. Le oltre 20 postazioni di cibo sono state prese d’assalto: dalla pizza agli spaghetti, dal Dracula burger al fish and chips, dalle insalate al pesce fresco. Ma non è finita qui: anche gli artisti della moda rumena hanno lasciato il segno, con stilisti, parrucchieri e truccatori che hanno visto i loro stand affollati da persone di tutte le età.
Un plauso finale va senza dubbio al servizio d’ordine, sia pubblico che privato, che ha garantito che il festival si svolgesse in un’atmosfera familiare, offrendo il massimo livello di sicurezza. Questo ha reso il Neversea festival adatto a tutti, dai più piccoli agli adulti.
La perfetta riuscita dell’evento è confermata dal fatto che le registrazioni per l’edizione del 2024 sono già state aperte. Non vediamo l’ora di vedere cosa riserverà il prossimo anno per tutti gli appassionati di musica elettronica. Il Neversea festival si conferma come un evento unico nel suo genere, in grado di stupire e coinvolgere un pubblico internazionale sempre più vasto.