Jo-Chan Lin e l’arte del violoncello

Nata a Taiwan nel 1988, diplomatasi a Taiwan sotto la guida del M° Victor Spieller, Jo-Chan Lin si trasferisce a Roma dove si diploma con il M° Maurizio Gambini nel 2011 con il massimo dei voti in Violoncello presso il Conservatorio di Santa Cecilia a Roma.Nel 2014 si laurea in Musica da Camera preso L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, sotto la guida del M° Carlo Fabiano e nello stesso anno consegue il Diploma nel corso di perfezionamento di Quartetto d’Archi presso la Scuola di Musica di Fiesole, sotto la guida del M°Andrea Nannoni e M° Miguel Da Silva. Dal 2013 al 2015 ha frequentato la prestigiosa Accademia Stauffer di Cremona sotto la guida del Quartetto di Cremona.

Ha partecipato a numerose masterclass tenute dal Miklos Perenyi, Valentin Erben, Giovanni Sollima, Enrico Dindo, Zdzsilaw Lapinski, Francesco Strano, Umberto Clerici, Luigi Piovano, Anner Bylsma, Laszlo Fenyo, Harro Ruijsenaars, Reinhard Latzko, Hatto Beyerle etc.., ha inoltre partecipato a vari festival e rassegne concertistiche; è stata selezionata per partecipare alla “Open Strings Cello Academy” in Danimarca, “Academie de Villecroze” in Francia, ” Rome Chamber Music Festival”, “Festival John Cage”, “The European Quartet Academy” in Italia, “Cello Akademie Rutesheim” in Germania. È stata protagonista del suo recital presso l’Auditorium Nazionale di Taiwan, presso la Yuanlin Performance Hall, e presso lo Yilan Art Center in Taiwan. Inoltre è stata invitata su Rai 5 nella trasmissione “Inventare il Tempo”.

È vincitrice del concorso internazionale “Nuovi Orizzonti”, ”Concorso Musicale europeo Città di Filadefia”, ”Gran Premio Europeo della Musica”, ”International Competition of Contemporary music of Fernando Mencherini”. Nel 2018 tiene più di venti concerti come Primo Violoncello in Germania, poi come Konzertmeister con la Georgian Sinfonietta presso la Munich Concert Hall e la Berlin Konzerthaus.Nel 2018-2019 ha rivestito il ruolo di Primo Violoncello dell’Orchestra da Camera di Stato di Tbilisi (Georgia). Nel 2019 si è esibita presso il prestigioso “Vespri di San Vitale” portando come programma le Suites di Bach. Sempre nel 2019 è stata invitata ad esibirsi come solista alla cerimonia di accensione della Fiamma Olimpica per i Giochi Olimpici di Minsk. Per BIG Music, Jo-Chan Lin ha dato vita a “J.S. Bach – Suites for Violoncello Solo Nos. 1, 2, 3.” (https://fanlink.to/BMC018).

Come hai conosciuto la BIG Music?

È stato un evento sincronico: avevo ascoltato con piacere l’album ‘Fluidity’ della loro etichetta BIG Music Relax dove c’era un brano “Earth” che aveva una meravigliosa parte solistica di violoncello. Pochi giorni dopo li ho contattati e da quel momento è iniziata una bella e divertente collaborazione. Pochi mesi dopo abbiamo iniziato le registrazioni del mio album”.

Come è nato “J.S. Bach – Suites for Violoncello Solo Nos. 1, 2, 3.”?

Ho voluto con tutte le mie forze registrare le Suites per Violoncello Solo di Bach perché le ritengo una pietra miliare del repertorio violoncellistico, che hanno influenzato profondamente la mia esperienza musicale. Mi sembrava giusto partire da questo genio della musica barocca e questa scelta, visti i risultati, mi ha premiato”.

Qual è la tua formazione musicale e come sei diventata violoncellista?

Ho iniziato gli studi musicali all’età di 5 anni con pianoforte e violino, poi mi sono innamorata del violoncello e non l’ho più lasciato. Ho frequentato il Conservatorio di Taipei, il Conservatorio e l’Accademia di Santa Cecilia in Roma specializzandomi poi presso diverse accademie in Europa”.

Vedresti mai il tuo ultimo lavoro in chiave remix?

Sarebbe sicuramente un’avventura esplosiva. Anche il grande violoncellista YoYo Ma ha accettato di vestire le sue interpretazioni con altri generi. Non vedo perché la musica classica non possa essere contaminata con altre culture musicali. Mi piacerebbe, purché il lavoro sia di alta qualità. Io stessa a volte sperimento generi provenienti da mondi diversi”.

Qual è il tuo pezzo preferito da suonare al momento e tratto dall’album?

Il Preludio della Suite n. 2 in Re minore”.

Quali e quante sono le sfide più grandi che hai incontrato durante la tua carriera?

Due. Il mio è un violoncello antico e come tale soffre di ogni cambiamento climatico. Ad ogni viaggio per i concerti il legno del violoncello ha bisogno di tempo per adattarsi ed è necessario saper gestire queste particolarità anche mentre si suona. Portare un violoncello in aereo è un’impresa, non si può spedire (a meno che non lo si voglia ritrovare in versione lego), ed è necessario comprare un posto aggiuntivo. Non vi dico le procedure per metterlo… in sicurezza”.

Quali sono i tuoi musicisti e compositori preferiti?

Come musicisti Martha Argerich e Jacqueline Dupré. Come compositori Bach, Schumann, Cassadó e Šostakóvič”.

Che consiglio riserviai giovani come te che vogliono diventare violoncellisti?

Non mollare mai e di studiare sempre. Io ho avuto la fortuna di studiare con i più grandi maestri del nostro tempo e consiglio i giovani di seguire i consigli di più maestri”.

Qual è il tuo stile di suono e come lo descriveresti?

È un suono impossibile da spiegare con una sola parola: è un suono personale, frutto del mio vissuto e della mia passione per la musica. Alcuni aggettivi potrebbero essere: rilassante, caldo e avvolgente”.

Qual è il tuo metodo di preparazione per una performance?

Sono abituata a registrare le mie prove per poi riascoltarle e riascoltarle per migliorare la mia performance, per avvicinarmi sempre più alla perfezione. Direi che eseguo ogni pezzo della performance centinaia di volte”.

Cosa hai in serbo per il 2023?

Nel 2023 ho diversi progetti e concerti programmati in tutta l’Asia. Terrò anche delle masterclass e presto inizierò le registrazioni del mio prossimo lavoro”.