Morgan racconta “Parole d’aMorgan”

“Ho vissuto invano ho cercato l’amore senza sapere che chi lo trova lo uccide e chi non lo ha non lo avrà mai. ho costruito per accatastare ed attirare polvere, per incasinare tutto: ho fatto pile di foglietti e di progetti per poi buttare tutto, ma che senso ha la vita, se non quello di somigliare solo alla morte?”. Sono le parole di Marco Castoldi, Morgan per tutti. Sono le “Parole D’aMORGAN” in realtà, poesie commentate in versi da Pasquale Panella, uno spesso accostato al surrealismo, al modernismo, e, come accaduto a De Gregori, all’ermetismo.

“Prestatemi dunque l’orecchio ed il cuore perché le parole son vane e smarrite se dall’uno nell’altro di nessun amore lasciano traccia e non vengono capite”, recita un estratto dal libro. “Alcuni ascoltano le cose che dico se non le hanno seguite e le lodano pure è come se neanche avesser sentito e le mie parole disperse ed oscure spirate nel vento per cui sono giunte non trovano sosta né casa o convento ritornano affrante al vagare distante se ad afferrarle non è il cuore pronto. Ma se nel tragitto udito è capace che orecchio conduca quel che ha introdotto allora le afferra e fa giunger la voce al cuore che la sa trattenere nel petto. Chi vorrà capire l’orecchio dovrà prestarmi e il suo cuore mettere al mio favorevole perché io qui intendo parlare d’amore e di sogni e menzogne, ma anche fantasmi”.

Sono parole, quelle di Morgan, in libertà sul futurismo, mescolando quotidianità ed elementi filosofici. Musicista compositore e paroliere, Morgan lascia per poco la musica per dedicarsi alle sole parole e compone questa breve ma intensa raccolta di poesie. Sono poesie d’amore caratterizzate da un tratto irriverente, catartico, poderoso. L’artista, presso l’Apollo di Milano, ha presentato il suo nuovo lavoro letterario dalla collana Le Boe di Baldini & Castoldi (€ 16,00; Confezione: Brossura con alette; Ean: 9788893884525; Pagine: 144; Data di uscita: 27/09/2022; qui: https://www.baldinicastoldi.it/libri/parole-damorgan/).

Incalzato sulla posizione a riguardo della prossima edizione del Festival di Sanremo, Morgan è stato chiaro: “Con questo Sanremo non ci voglio avere a che fare, voglio fare il direttore artistico del prossimo… a meno che il governo Meloni non lo imponga, ma questo non scrivetelo”.

Nato a Milano nel 1972, Morgan è lo pseudonimo di Marco Castoldi, artista multiforme affermato in svariati campi dell’arte e della cultura: compositore, musicista, cantante, performer, polistrumentista, bassista e front-man rockstar con i Bluvertigo, pianista e cantautore nei dischi solisti, interprete ed esegeta della canzone d’autore, autore di colonne sonore e arrangiatore, teorico della musica e critico, popolarissimo divulgatore e talent scout. Guinnes dei Primati, personaggio televisivo anticonformista, scomoda figura libertaria ma apprezzata dal pubblico, maitre a penser indipendente, letterato autore di teatro narratore e poeta, artista grafico, regista e attore, presentatore, doppiatore, docente universitario, oratore e comunicatore, innovatore nel campo della tecnologia e dell’elettronica, fashion designer e icona della moda, recentemente anche coreografo e ballerino, one man show, in una parola: polimata.