Ricomincio da tre

Intervista a Pietro Maiello  – CasaNapoli.net

Pietro Maiello, a Milano  da 15/20 anni. Ha creato CasaNapoli per accontentare tutti i napoletani della Lombardia. Ha iniziato con radio e Tv e con un programma dedicato a tutti i tifosi napoletani in Lombardia con bellissimi risultati. Inizia tutto da qui.

Ricomincio da tre. Terzo scudetto e riferimento derivante dal mitico film di Massimo Troisi.  Per te questa frase cosa rappresenta?

Dopo 33 anni, per quelli della mia generazione e non solo, per tutti i napoletani e in tutto il mondo, questo terzo scudetto rappresenta una grande rivincita. Gli ultimi due mesi sono stati molto movimentati ed ho vissuto intense emozioni sia qui a Milano che a Napoli. Un’emozione enorme, per me, ma penso sia stato per tutti così, nei club sparsi nel mondo (e ti assicuro che ce ne sono parecchi, se non sbaglio ce n’è uno addirittura ad Honolulu).

Un momento unico, una rivincita ma anche una rinascita per il popolo napoletano, infatti Massimo Troisi diceva “ricomincio da tre, perché tre cose buone ho fatto nella vita”. Parliamo a livello calcistico: De Laurentis ha comprato il Calcio Napoli, con tanta sofferenza perché non è stato un percorso semplice; la seconda cosa è che la squadra si è costruita negli anni portandoci a vincere lo scudetto e infine la terza cosa, la più inaspettata, abbiamo veramente vinto lo scudetto. E chi se lo aspettava?

Uno scudetto che ha attraversato diverse fasce generazionali.

Si effettivamente è proprio così. Lo scudetto del 1989 me lo ricordo ma non è la stessa cosa che viverlo ora da adulto, alcune cose quando sei piccolo poi si perdono per quanto tu faccia parte di tutto il contesto di festa che ti circonda.

A questo proposito, negli anni che separano il primo scudetto dal secondo e per arrivare al terzo. Secondo te com’è cambiata la tifoseria?

Una volta c’era solo lo stadio, poi è arrivata la TV ed è cambiato tutto. Io ho vissuto diversi club e sono andato in tante trasferte, in tanti stadi, ora si è un po’ persa questa voglia di andare allo stadio, luogo dove si vive un momento di aggregazione e di vicinanza diversa.

Di questo terzo scudetto penso se ne parlerà ancora e per diverso tempo, ed è giusto così! Anzi mando un messaggio a De Laurentis “non vincerne subito un altro, dacci il tempo di capire quello che è accaduto, siamo ancora tutti sopraffatti dall’emozione”.

Comunque questo scudetto rappresenta anche un riscatto non solo calcistico ma anche della città, tante persone e tanti turisti sono venuti a visitare Napoli non solo per la festa calcistica ma proprio per prendere parte alla festa. Napoli non si è risparmiata, in ogni zona si festeggiava -e si festeggia ancora- questo scudetto: da Secondigliano a Pignasecca.  A  Quarto è stato inaugurato un murales a Piotr Zielinski, un bravissimo calciatore. Poi se parliamo di Maradona potremmo andare avanti anni, è diventato il simbolo di Napoli e un idolo importante, per chi come noi crede molto in Dio e nella religione, siamo sicuri che lui ci abbia messo lo zampino, dall’alto.

Durante questi festeggiamenti, sappiamo che più volte sei stato a Napoli, hai avuto l’impressione che tutto fosse sotto controllo o che ci fossero delle situazioni pericolose?

Assolutamente si. La sera allo stadio gli spalti erano organizzati egregiamente. Disciplina, divertimento, spazio alle famiglie; anche le curve hanno organizzato di tutto e di più, ma loro, si sa, sono il cuore pulsante. Hanno creato scenografie enormi con fotografie e gigantografie che hanno fatto rivivere tutti gli anni più importanti del Napoli con una macchina fotografica enorme che veniva tenuta dal tifoso ultra della curva A, mentre la curva B ha dedicato un unico striscione enorme dedicato a Partenope, a Napoli. Una festa bellissima.

La tifoseria della curva è fondamentale, viaggiano, fanno tantissimi chilometri. il Tifoso che per motivi lavorativi o familiari non riesce ad essere presente a tutte le partire ne guarda poche mentre gli ultrà non mancano mai, li devono solo bloccare, altrimenti ci sono sempre.

All’esterno dello stadio l’organizzazione è stata, forse, meno perfetta ma era impossibile gestire la quantità di gente che è arrivata e si è riversata per le strade di Napoli. C’è stato qualcuno che magari nella calca si è sentito male ma andando a valutare il bollettino generale direi che senza ombra di dubbio è andato tutto benissimo.

Nelle tue trasferte hai incontrato tanti tifosi, non solo napoletani ma interisti, juventini  e di tante altre squadre. Possiamo dire che è stata una bella festa del calcio e per il calcio, non solo del club Napoli?

La frase che sentivo più spesso era “questo Napoli mi è simpatico!”. Qualche mese fa, da scaramantico mi dava fastidio, ma ora dopo lo scudetto ho veramente ricevuto tantissime manifestazioni di apprezzamento e dei messaggi stupendi.

Parliamo di CasaNapoli.net, raccontaci un po’ di più, sappiamo che c’è l’idea anche di una testata editoriale.

Casa Napoli nasce nel 2013/14, io all’epoca ero in Tv a Italia Sette Gold e molti tifosi napoletani mi scrivevano dicendo “che bello finalmente un napoletano che parla di calcio”, così insieme ad un amico che aveva degli studi televisivi (Marco Este) è nata l’idea di fare questa trasmissione in un piccolissimo studio radiofonico con diretta web dove invitavamo tutti i club della Lombardia e si raccontava, in un’oretta di trasmissione, lo svolgimento della partita ma anche la vita dei club, le modalità per potersi iscrivere e dove si trovavano questi club. Un modo per far capire a chi veniva a vivere a Milano come entrare in contatto con altri tifosi napoletani. Oggi ce ne sono tantissimi ma all’epoca, parliamo del 2013/14, era più difficile trovarli.

Superata questa prima fase, ci siamo ingranditi tanto da aver bisogno di uno studio televisivo, infatti, invitavamo anche i club e avevamo degli spalti dove potevano sedersi e commentare insieme a noi e agli ospiti delle puntate, le partite e non solo. A seguire un progetto con Max Viggiani, un progetto molto bello con l’intervento di musicisti e attori, quindi sport e cultura tenuti insieme dall’intrattenimento. Nel 2019 conosco Gaetano Palumbo un amico con cui decido di aprire CasaNapoli.net la testata giornalistica che è cresciuta moltissimo fino ad arrivare a quello che è oggi: una grande realtà, conosciuta in Campania e in Lombardia. Due redazioni attive a Milano e a Napoli ed una APP (Casanapoli.net ndr) sia per Android che per Apple ed una nostra trasmissione televisiva che facciamo durante l’anno a Napoli. Poi una a Dimaro dove abbiamo avuto come ospite anche De Magistris, l’ex sindaco di Napoli; una vera emozione dove abbiamo avuto modo di conoscere quello che per me rappresenta “IL Sindaco” di Napoli. Tifoso. Napoletano. Una persona meravigliosa.

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