WellGin, l’aperitivo porta benessere

La bottiglia fucsia di WelIGin irrompe come una dichiarazione, un omaggio al rosa shocking di Schiaparelli e alla sua eredità ribelle. Nasce dalla mente di Denise Baschirotto, esperta di Ayurveda, fondatrice del brand WellOne, che intreccia benessere e stile di vita consapevole. Sembra quasi una contraddizione: un gin che fa bene, pensato da una donna per le donne, in un settore tradizionalmente lontano da certi messaggi. Eppure, WelIGin si propone come un distillato curativo, recuperando le origini medicinali del gin e arricchendolo con botaniche come brahmi, centella asiatica, salvia e mammola, erbe storicamente legate al mondo femminile. Un bouquet che promette di unire piacere e funzione, trasformando l’aperitivo in un rito di autocura, un momento di pausa in un mondo sempre di corsa.

Ma al di là del packaging audace e del racconto seducente, resta da capire se questo prodotto rappresenti realmente una nuova frontiera del benessere o sia piuttosto un’abile operazione di marketing che sfrutta tematiche attuali. Il prezzo, 44 euro per 50cl a 44% vol, posiziona la bottiglia in una fascia premium, accessibile a un pubblico specifico. L’invito è chiaro: “Scegli WellGin e sentiti well anche domani”. Un messaggio che mescola hedonismo e wellness, offrendo una versione glamour della cura di sé, dove il detox si serve in coppetta. Acquistabile online, con consegne in tutta Italia, il brand punta forte sulla community e sulla condivisione social, contatti diretti via WhatsApp e una presenza curata su Instagram. WelIGin si presenta così: non solo una bevanda, ma un simbolo. Resta da vedere se il suo colore shocking riesca a tingere di nuovo significato anche il mondo degli spirit drink, o se rimarrà un esperimento di nicchia in un bicchiere molto affollato.