Da Genova al mondo trance con Cesare Verona

Iniziato giovanissimo come speaker nelle radio private genovesi, tra Radio Charlie, Radio Valpolcevera Sound e Radio Mirage, dove ricoprì anche il ruolo di direttore artistico, il percorso di Cesare è una sinergia tra voce, musica e sperimentazione. Le prime esperienze da dj allo Shalom e alla Soffitta lo proiettarono nel mondo delle serate universitarie, mentre la collaborazione con Miky Talarico segnò l’inizio delle produzioni discografiche: dalla Louding Crew a “Weeping Willow”, realizzato con Dario Grigatti, fino al cult “Makin 18.4”. Dall’ecosistema Kdope a breve su etichette del gruppo.

Trasferitosi in Sardegna, continuò a dirigere eventi e locali, per poi dedicarsi a una pausa artistica, interrotta solo dalla scoperta di software come Reason, che riaccesero la sua vena creativa. La trance irruppe nella sua vita negli anni ’90, trasformando i suoi gusti: «Le melodie orchestrate nella ritmica erano ipnotiche», racconta.

Tra le sue ultime opere spicca “Dark Insanity”, brano progressive trance strumentale che immerge in paesaggi sonori oscuri ed eufonici, con bassline potenti, synth stratificati e atmosfere ipnotiche: un viaggio tra tensione crescente e slanci melodici, ideale per dj set notturni o momenti di riflessione interiore. Influenzato dalla new wave, genere che portò persino nelle dance con coraggio,

Cesare ha sempre cercato di fondere atmosfere internazionali con un’impronta personale. Il suo processo creativo? «Nasce dall’improvvisazione, da emozioni che si concatenano». Critico verso la scena trance italiana, sogna grandi festival in spazi dedicati, come avviene all’estero. Tra i brani più amati, “Desert of Spice” e “Sole” lo emozionano ancora, mentre “Makin” resta un simbolo del suo esordio elettronico. Pur avendo collaborato con artisti come Chicco Secci e Roby J, preferisce lavorare in solitaria: «Tutto nasce nella mia testa, ma non sempre riesco a tradurlo».

Le sfide? «Creare note che trasmettano piacere a chi ascolta». Il consiglio per i nuovi producer? «Ascoltate la musica dentro di voi e studiate per crescere». Oggi, tra ricordi delle radio libere e visioni future, Cesare incarna una passione che non ha età.